La menta piperita è una delle piante dall’aroma maggiormente inconfondibile in senso generale del contesto botanico, nonchè una delle tipiche forme aromatiche presenti nell’alimentazione: pianta dal comportamento arbustivo e prolifico, tra le erbe aromatiche è sicuramente una delle più facili da coltivare essendo oramai diffusa ed adattata al contesto mediterraneo.
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Come ogni pianta, anche quella della menta ha bisogno di una buona dose di concime con delle particolari peculiarità in ambito di nutrizione così da sviluppare foglie particolarmente profumate, ma anche per garantire una buona protezione strutturale.
Il concime adatto per fertilizzare la menta: ecco qual è
La pianta della menta è una di quella aromatiche tra le più antiche in senso generale: conosciuta ed apprezzata anche dai Romani, ha una provenienza probabilmente asiatica ma la buona duttilità botanica ha permesso una vera e propria capillarità ed oggi i semi di menta piperita sono alla portata di tutti, essendo una pianta anche gradevole esteticamente.
Quasi tutte le piante di menta che possiamo acquistare già cresciute o far seminare sono di tipo perenne quindi cresce ed è attiva gran parte dell’anno, per questo motivo ha bisogno di un concime abbastanza specifico per permettere al vegetale di resistere anche alla coltura: com’è noto infatti sono utilizzate le foglie, che devono restare in partziale mezzombra, evitando le aree troppo soleggiate.
Il concime giusto aiuta contro la ruggine, una delle forme più pericolose tra i parassiti di questa ed altre piante, ed il migliore può essere considerato sotto forma di letame sia di tipo bovino che caprino, ma è più che buono anche quello proveniente da volatili, ad esempio pollame, che è molto ricco di sali minerali.
Alternativamente possiamo impiegare anche concimi specifici esclusivi e dedicati alle piante aromatiche di tipo liquido, che sono più diretti quindi possiamo farne ricorso in maniera più parsimoniosa rispetto al concime.
Come fertilizzare la menta
Se coltiviamo la menta in vaso, possiamo farlo ogni 3 mesi, semplicemente aggiungendo il concime se in forma solida al terriccio, mentre in forma liquida è meglio utilizzare un irrigatore a goccia oppure a pioggia, evitando di versarne direttamente in grosse quantità.