Le piante rampicanti sono tra le più apprezzate ed interessanti da coltivare, ma non sono per forza le più facili: il gruppo è molto diverso e costituisce sia quelle annuali o stagionali sia quelle sempreverdi, rappresentando una diversità importante. Ma quali sono le piante rampicanti più facili da coltivare in senso generale quanto assoluto?
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Abbiamo separato e legato ad alcune categorie alcune tra le piante, soprattutto da vaso, di tipo rampicante tra le più facili da coltivare e curare. Quali sono?
Ecco le piante rampicanti più facili da coltivare: le conoscevi?
Prima di tutto, cos’è una pianta rampicante? Viene chiamato con questo nome un qualsiasi tipo di vegetale che ha la naturale predisposizione a crescere non solo in modo tradizionale, ma anche aggrappandosi ed appoggiando parte delle proprie foglie e del fusto sull’ambiente circostante, ad esempio inferriate, cancellate, muri e altre strutture. Sono molto apprezzate per coprire parti di abitato ad esempio muri diroccati ma anche sezioni “da nascondere”, però sono anche fastidiose in alcuni casi perchè sono in grado di essere considerate come “intruse” e dannose per alcuni ambienti.
Impossibile in tal senso non menzionare l’edera, che è anche una delle rampicanti più antiche, è una pianta dotata di radici aeree, ed è anche molto presente in svariate leggende, ha una tempistica molto rapida arrivando a crescere oltre il metro e mezzo quando è in giardino (in vaso è molto più lenta) ed è tra le poche che cresce anche in terra e non solo verso i lati o l’alto. Va bene anche in vaso ma bisogna stare attenti a tenerla lontana dalla portata dei bambini e degli animali in quanto è molto velenosa.
Molto bella ma anche abbastanza facile da coltivare è la bougainvillea è una pianta tropicale ma che da oramai più di un secolo è adattata agli ambienti “europei” quindi mediamente temperati: è una specie apprezzata per le proprie capacità di fiorire in modo importante, ed è in particolare una pianta che non tollera molto i climi freddi e ventilati, quindi non è l’ideale da tenere all’esterno.
Ma in tutti gli altri casi, in particolare dall’inizio della primavera fino alla fine dell’estate non ha bisogno di enormi attenzioni, se non una adeguata irrigazione (non eccessiva) oltre a potature saltuarie, resiste bene al sole abbastanza diretto (ma da il meglio di se negli ambienti comunque temperati).
Infine il glicine, un’altra pianta scelta per la grande capacità e buona rapidità nel crescere anche negli ambienti abbastanza impervi, sviluppa fiori molto gradevoli e delicati è anche la soluzione spesso più adottata per gli ambienti esterni essendo in grado di svilupparsi in modo fitto. E’ resistente alle temperature ma ha bisogno di un fertilizzante specifico.