Perché il tonno in scatola contiene olio che fa male alla salute: ecco la risposta

Il tonno in scatola è un alimento pratico e versatile per ogni ricetta, ma la scelta dell’olio di conservazione può influenzare significativamente il suo valore nutrizionale e il suo impatto sulla salute.


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Perchè fa male

Quando si parla di oli utilizzati per la conservazione del tonno, è importante fare distinzioni significative. Spesso si ricorre a oli di semi raffinati, come quello di girasole o di soia. Questi oli, sottoposti a intensi processi industriali, perdono gran parte delle loro proprietà benefiche e possono contenere elevate quantità di acidi grassi trans, che sono associati a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, obesità e infiammazione cronica.

Al contrario, l’olio d’oliva, se di buona qualità (preferibilmente extra vergine), rappresenta una scelta migliore. È ricco di antiossidanti e grassi monoinsaturi, che sono benefici per la salute. Tuttavia, anche l’olio d’oliva ha le sue vulnerabilità: può ossidarsi se esposto a luce, calore e aria per periodi prolungati, perdendo così le sue proprietà positive.

Un altro aspetto fondamentale da considerare è il processo di conservazione. L’ambiente anaerobico dell’olio può accelerare l’ossidazione dei grassi, sia quelli presenti nell’olio stesso che quelli nel pesce. Questa reazione chimica porta alla formazione di composti dannosi, come i perossidi, che possono danneggiare le cellule e contribuire allo sviluppo di malattie degenerative.

Infine, è importante notare che l’olio può mascherare difetti nel tonno, come un sapore rancido o una consistenza alterata. Questo può indurre i consumatori a scegliere prodotti di qualità inferiore, privandosi così dei benefici nutrizionali di un tonno fresco e di alta qualità.

Come scegliere il tonno in scatola

Per fare una scelta consapevole quando acquisti tonno in scatola, è fondamentale prestare attenzione alle etichette dei prodotti. Ecco alcune opzioni da considerare.

Il tonno al naturale è la scelta più salutare, poiché non contiene oli aggiunti, permettendo di gustare il pesce nella sua forma più pura e con tutte le sue proprietà nutrizionali.

Un’altra ottima opzione è il tonno in olio d’oliva extra vergine. È importante assicurarsi che l’olio sia di alta qualità e spremuto a freddo, per preservare i benefici dell’olio d’oliva e garantire un sapore autentico.

Infine, non dimenticare di controllare la provenienza del tonno. Scegliere tonno proveniente da pesca sostenibile è essenziale. Cerca prodotti che riportano certificazioni che garantiscano la provenienza da fonti rispettose dell’ambiente. Questo non solo ti aiuta a fare una scelta più sana, ma contribuisce anche alla salvaguardia degli ecosistemi marini.

Non è l’olio in sé a fare male, ma piuttosto la sua qualità e il modo in cui viene utilizzato. Scegliendo tonno al naturale o tonno in olio d’oliva extra vergine di buona qualità, puoi ridurre al minimo i rischi associati all’uso di oli meno salutari. In questo modo, puoi beneficiare delle proprietà nutrizionali del pesce, garantendo un’alimentazione più sana e gustosa.

Optare per tonno al naturale ti permette di evitare oli raffinati e conservanti, mantenendo intatti i nutrienti del pesce. D’altra parte, se scegli il tonno in olio d’oliva, assicurati che sia di alta qualità, poiché questo tipo di olio è ricco di antiossidanti e grassi monoinsaturi, che sono benefici per la salute.

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